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Circolazione stradale.

Insieme di veicoli che circolano in un determinato paese. Il problema della c.s. si è venuto ingigantendo negli ultimi decenni per l'aumentato volume di traffico automobilistico, che ha portato ad una congestione della rete stradale esistente, inadeguata, nonostante gli ampliamenti, alle nuove esigenze. Una definitiva risoluzione dei problemi inerenti alla c.s. è ancora molto lontana, in quanto una specifica metodologia di studio è solo ora in via di formazione; si tratta dell'ingegneria del traffico delegata ad analizzare, razionalizzare e risolvere i problemi relativi all'ottimizzazione del flusso veicolare. Le indagini statistiche per determinare lo stato di congestione della c.s. tengono conto di tre indici: differenza di velocità dei veicoli susseguenti, poiché con la congestione questa velocità tende infatti ad annullarsi del tutto, diminuendo linearmente al crescere del volume del traffico; possibilità di sorpassare da parte dei veicoli più veloci, ottenuta dal rapporto tra il numero di sorpassi/km necessari per il mantenere costante la propria velocità e quelli effettivamente realizzabili; velocità di esercizio della strada, corrispondente alla velocità massima che si può ottenere su una corta strada senza però mai superare quella di progetto; questa velocità di esercizio, che coincide con quella di progetto solo nel caso che la strada sia del tutto deserta, diminuisce evidentemente con l'aumentare del volume del traffico, riducendosi di molto in caso di congestione. Ai problemi sollevati da questi tre indici se ne aggiungono però altri causati dalla sovrapposizione e coesistenza di funzioni del tutto diverse e che si ostacolano a vicenda, svolte dalle strade; per esempio lo svolgersi della stessa strada e contemporaneamente di un traffico veloce e di uno locale, la manovra e la sosta dei veicoli e l'attraversamento dei pedoni. Tutti questi problemi si presentano in modo particolarmente grave nei grandi centri urbani che, per la loro struttura e funzione, non consentono interventi radicali; si è giunti così alla saturazione del traffico stradale cittadino e si paventa perfino, secondo alcuni in un avvenire ormai prossimo, il blocco totale della c.s. Questa prospettiva ha spinto gli enti interessati a studiare soluzioni temporanee che possono riassumersi secondo alcune linee direttrici: razionalizzazione funzionale dei sistemi di regolazione semaforica lungo le direttrici principali del traffico, mediante sviluppo di sistemi di sincronizzazione concatenata (onda verde); estensione delle regolamentazioni a senso unico secondo una sistematica diretta alla creazione di itinerari di scorrimento prefissati, con sviluppo della precanalizzazione dei diversi flussi veicolari in funzione delle rispettive direzioni di avanzamento; costruzione e potenziamento delle grandi arterie di superficie, sopraelevate e sotterranee, di scorrimento tangenziale o semitangenziale, e dei rispettivi raccordi reciproci e con le arterie di penetrazione; misure dirette a scoraggiare o impedire la c.s. nei centri storici di particolari categorie di veicoli e di utenti, mediante divieti assoluti o parziali o temporanei di percorrenza in determinate vie e articolazione dei divieti di sosta secondo le ore e la durata (zone verdi, zone blu); adozione di misure dirette a favorire la circolazione dei mezzi pubblici rispetto ai privati in determinate zone di traffico intenso(corsie riservate, semaforizzazione comandata per i mezzi pubblici, ecc.). Quanto alla c.s. extraurbana, oltre al generico potenziamento delle reti stradali e autostradali, le tendenze più avanzate degli specialisti postulano l'opportunità di favorire: la flessibilità d'uso di grandi arterie di scorrimento paraurbane e anche di autostrade mediante adozione di corsie speciali a direzione di avanzamento invertibile in funzione delle necessità momentanee; l'informazione della velocità di scorrimento veicolare lungo le varie corsie delle maggiori arterie, mediante l'imposizione per ciascuna di esse di velocità obbligate eventualmente variabili a seconda delle condizioni momentanee. Parallelamente si va diffondendo quasi ovunque la tendenza all'adozione di limiti massimi di velocità per la c.s. urbana ed extraurbana, spesso differenziati per strade e autostrade, e intergrati dall'istituzione parallela di limiti minimi allo scopo di ridurre progressivamente la frequenza delle occasioni di sorpasso, fonte primaria di potenziale pericolo, e al contempo di aumentare la capacità di flusso veicolare di ogni singola arteria. Altra caratteristica delle attuali tendenze evolutive della c.s. è data dalla progressiva razionalizzazione e unificazione su scala internazionale della segnaletica.
Segnali stradali di obbligo